I 70 anni del Partanna 1°
Era il 1946, quando, un giovane sacerdote, don Giuseppe Ragalbuto, decise di fondare a Partanna il Gruppo Scout. Aveva letto parecchio sui metodi educativi e sul fondatore Baden Powell. Trovare giovani disponibili a lavorare con una persona carismatica come Padre Ragalbuto non fu difficile. I primi furono, come riferito dal fondatore, l’ins. Stefano Corso e il prof. Vito Conte; tanti altri seguirono dopo breve tempo. Era la prima domenica d’ottobre, quando per la prima volta il gruppo si fece notare; la partecipazione massiccia di ragazzi, in uniforme color cachi, con i pantaloncini corti e con un fazzolettone bianco bordato rosso attorno al collo, alla processione della Madonna della Libera era l’occasione più bella e propizia.
6 Ottobre 1946. Ha inizio, in quel momento, la bella storia vissuta da un’associazione che per più di mezzo secolo ha visto protagonisti migliaia di bambini, ragazzi e giovani del nostro paese. Chi scrive ricorda, ancora oggi con piacere, i momenti gioiosi trascorsi nella sede del gruppo a San Giuseppe, le uscite di Branco, la prima promessa a Marsala… Le foto in sede “raccontano”, inoltre, il decennio della fondazione nella palestra all’aperto della scuola elementare di Via Palermo; il Partanna 1 era diventato adulto, tanto da poter accogliere tutti i gruppi della zona; ospite d’onore in quell’occasione fu il giudice Chinnici, pretore del tempo a Partanna (assassinato poi dalla mafia nel luglio del 1983). Altre esperienze forti in quel periodo furono: il campo in Aspromonte, voluto fortemente dal fondatore, aiutato dall’amico vescovo Mons. Altomare e i campi a Tre Fontane. Da alcuni dati rilevati dai censimenti del periodo, risulta che i soci censiti dal 1960 al 1965 erano, mediamente, 140 l’anno. Lo scoutismo era diventato nel nostro paese la prima agenzia educativa cattolica maschile. Con orgoglio e commozione si ricordano l’impegno profuso dagli scouts partannesi durante il terremoto del 1968, nella distribuzione delle derrate alimentari, nel montaggio delle tende, nei servizi nelle tendopoli, tanto da meritare diverse menzioni dalle autorità di allora. Sfrattati dalla sede storica, a causa della struttura pericolante, il gruppo si trasferisce prima, nei locali della Madonna delle Grazie, dopo pochi anni in Via discesa Ferrante, casa paterna di padre Ragalbuto e ancora dopo, nei locali eretti, anche fisicamente dagli scouts, sulle fondamenta della chiesa di S. Carlo. Nel 1974, l’AGI (gruppo femminile degli scouts) e l’ASCI si fondono dando alla luce l’attuale AGESCI. Inizia l’esperienza del gruppo femminile anche a Partanna. Le “guide”, vengono seguite dalle insegnanti, Molinari, La Rocca, Giardina… ma vivono in quel periodo, alterne fortune. I problemi più seri però, sorsero con la scomparsa del fondatore alla vigilia di un S. Giorgio. La costernazione avvolse il gruppo; cosa fare? Era necessario rimboccarsi le maniche e continuare, anche senza padre Ragalbuto, a dare il massimo perché gli scouts non chiudessero. Tanti assistenti si sono alternati negli anni, da padre Caracci al giovanissimo don Mario Crociata (poi Vescovo di Noto e segretario della CEI), a mons. Calogero Russo a don Francesco Fiorino, passando per don Antonio Civello, don Rino Randazzo e don Pino Biondo (attuale AE). E così, con l’aiuto di Dio e la collaborazione di capi con tanta voglia di fare, lo scoutismo continuò a dare i suoi frutti. Nel 1996 il Partanna 1 ha potuto festeggiare il 50° della sua fondazione, nella storica sede di S. Giuseppe ricostruita, anche se non completamente ultimata e in quell’occasione viene intitolata a Padre Ragalbuto la sala principale; (ma gli scouts, come risaputo, hanno un grande spirito di adattabilità). Come non ricordare Pietro Ferrante che per diversi anni ha rivestito il ruolo di capo gruppo. Come in tutte le realtà associative, tra alti e bassi siamo arrivati alla vigilia dei 70 anni di attività che ci appresteremo a festeggiare nell’autunno del 2016.